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Adelboden è un comune svizzero di 3 371 abitanti del Canton Berna, nella regione dell'Oberland (circondario di Frutigen-Niedersimmental), noto internazionalmente per le gare di sci alpino che vi si svolgono nella stagione invernale.

Geografia Fisica[]

Engstligental catch

Adelboden si trova nell'Oberland Bernese, 40 km a sud-est da Thun, 70 km da Berna, ai piedi della valle del fiume Engstligen (interamente inclusa nel comune). È un villaggio di montagna situato su una terrazza collinare rivolta a sud, verso le Engstligenfälle (le cascate del fiume Engstligen).

Cascade de Engstligenalp

La chiesa e la strada principale si trovano a 1 350 m s.l.m.; il punto più elevato nell'area è il Grosstrubel, che raggiunge i 3 242 m s.l.m., mentre il punto più basso del comune raggiunge i 1 045 m s.l.m. nella via verso Frutigen. I principali rilievi montuosi sono il Lohner (3 048 m s.l.m.), lo Steghorn (3 146 m s.l.m.), il Wildstrubel (3 242 m s.l.m.), il Fitzer (2 458 m s.l.m.), lo Tschenten (2 025 m s.l.m.) e lo Gsür (2 708 m s.l.m.). La vegetazione è alpina e subalpina.

Oltre all'imponente catena montuosa composta dalle Alpi Bernesi che contorna il territorio (Wildstrubel, Stäghorn, Ammertenspitz, ecc.), nel comune sono presenti vari luoghi di interesse turistico-geografico:

  • Engstligenfälle (le cascate di Engstligen): il fiume Engstligen precipita dal pianoro di Engstligenalp per oltre 600 m sulle rocce dando origine alla seconda più grande cascata della Svizzera. Le cascate fanno parte dell'Inventario federale dei paesaggi, siti e monumenti naturali d'importanza nazionale. Un sentiero permette di transitare ai piedi dei due getti di maggiore portata.
  • Engstligenalp, il pianoro sul monte, situato all'altezza di circa 2 000 m s.l.m., dal quale è possibile poi raggiungere buona parte delle maggiori Alpi Bernesi.
  • Cholerenschlucht, una gola di roccia che sprofonda per più di 100 m, raggiungibile con un sistema di scale in ferro.
  • Sillerenbühl, antico passo alpino e località sciistica raggiungibile tramite una cabinovia.
  • Hahnenmoos, località sciistica e storico passo alpino, utilizzato dal parroco cattolico nel 1528 per fuggire a seguito del cambio di credo religioso nell'area. È raggiungibile tramite una delle più lunghe cabinovie europee e la prima completamente automatizzata in Svizzera.

Storia[]

Età medievale[]

Il territorio di Adelboden divenne stabilmente abitato in tempi relativamente recenti; i primi documenti a menzionare le Alpi circostanti sono però piuttosto antichi (si cita Engstligen nel 1232 e Sillern nel 1290).

Età moderna[]

Adelboden restò per lungo tempo parte integrante della comunità (Talshaft) e della parrocchia di Frutigen, specialmente sotto la signoria dei Kien, dei Wädenswil e dei Turn, ed entrò a far parte dei possedimenti bernesi di Frutigen attorno al 1400 (anche se parte del territorio rimase sotto il controllo vallesano). Adelboden si riscattò in seguito dalle imposizioni delle signorie e si separò da Frutigen, sul piano ecclesiastico e comunale, nel XV-XVI secolo, subito dopo aver edificato la propria chiesa (prima del 1433) per evitare di dover raggiungere il lontano luogo di culto di Frutigen, spesso irraggiungibile per le abbondanti nevicate invernali. Gli affreschi interni alla chiesa sono del 1443.

Nel XV secolo venne costruito l'edificio comunale. Nel 1528 Adelboden passò alla Chiesa riformata e il parroco cattolico fuggì attraverso l'Hahnenmoospass verso il Canton Friburgo, cattolico. Nel XVII secolo fu eretta la scuola e vennero tracciati i primi veri sentieri di collegamento (1621). Gli abitanti vivevano d'allevamento e di commercio di bestiame (la prima fiera annuale è menzionata nel 1686).

Età contemporanea[]

Adelboden 1900

Nel XIX secolo l'espansione demografica causò un ingente incremento del lavoro manifatturiero, specialmente della scultura, della pittura e del settore tessile. La costruzione della strada per Frutigen (1884) e la seguente introduzione di un servizio di carrozze e di autobus (1917) collegati alla stazione di Frutigen aprirono la strada al turismo, facendo di Adelboden un luogo di villeggiatura estiva, a partire dagli anni 1870, e invernale, dal 1901. Nel 1873 venne aperta la prima pensione da parte di un insegnante locale, che divenne in seguito un hotel (Hari im Schlegeli), mentre il primo albergo (il "Bären") risalirebbe al 1569. Era un edificio diviso in drogheria e locale per il sellaggio; nel 1934 l'originale struttura vecchia di 365 anni venne abbattuta e, in seguito, completamente ricostruita: riaprì al pubblico nel 1935. In seguito è stato ristrutturato nel 1991..

Le prime vacanze sciistiche organizzate su base commerciale della storia dello sci si svolsero ad Adelboden. Nel 1903 Henry Lunn, sotto la guida della Public Schools Alpine Sports Club, si accordò con alcuni hotel locali instaurando rapporti turistici. Dal 1904 si organizzano gare di sci. Alcuni impianti turistici e sportivi vennero edificati negli anni seguenti: una piscina (1931), una scuola di sci (1933), più impianti di risalita (il primo nel 1936, a Engstligenalp), la teleferica di Engstilgenalp (1937) e una pista di pattinaggio artificiale (1959). Lo sviluppo degli hotel e dell'artigianato locale e, in seguito, la costruzione di case di vacanze, appartamenti e chalet, causarono un ampliamento del paese soprattutto tra il 1898 e il 1914, e nuovamente dal 1960 in poi. L'intenso sviluppo fece nascere nuovi impieghi e interessò anche talune frazioni del comune (soprattutto Innerschwand, Ausserschwand e Boden) che ebbero una forte espansione della superficie edificata e un graduale processo di urbanizzazione. Nel 1990 il settore terziario era indicato come il 56% delle attività.

La chiesa anglicana fu eretta nel 1908; quella cattolica nel 1923; un'altra cappella venne edificata in tempi più recenti nella frazione di Boden. Al di sotto di quella di Boden, durante la seconda guerra mondiale fu costruito un grande rifugio antiatomico. Il tracciato stradale di collegamento con Frutigen venne ulteriormente agevolato negli anni 1980 con la costruzione di una galleria moderna (Linterfluhtunnel), per permettere di evitare un tratto curvoso soggetto a frane.

Nel 2002, Anno internazionale delle montagne, l'Ufficio federale dell'agricoltura (UFAG) e l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) hanno organizzato ad Adelboden la "Conferenza internazionale sull'agricoltura sostenibile e lo sviluppo rurale in montagna", inserita dalla FAO nel calendario delle principali manifestazioni globali indette. Dalla conferenza, con partecipanti da 55 paesi del mondo, è scaturita la Dichiarazione di Adelboden. Nel testo finale è stato presentato un piano d'azione per la salvaguardia del territorio alpino: una serie di raccomandazioni a livello regionale, nazionale e internazionale che sviluppano un approccio strategico globale al progetto di agricoltura sostenibile e di sviluppo rurale della montagna.

Monumenti e luoghi d'interesse[]

Nella piazza principale spiccano una statua in bronzo raffigurante uno stambecco e una grande scacchiera piastrellata nella pavimentazione stradale, con i relativi scacchi disponibili liberamente per il pubblico, riposti in cassapanche in legno ai bordi della scacchiera. Una seconda statua, più piccola, reca il calco del piede dei vari vincitori delle gare di Coppa del Mondo di sci alpino che si svolgono nel comune: a ogni nuova competizione la statua viene aggiornata con un nuovo calco.

Nel piccolo cimitero locale giace lo scrittore italo-inglese Rafael Sabatini, deceduto il 13 febbraio 1950 ad Adelboden, dove volle passare i propri ultimi giorni. La moglie Christine Dixon scolpì una scultura per il loculo del marito: un uomo chino, col volto crucciato a terra e una penna stretta fra le dita; mentre sulla lapide impresse una frase scritta dal marito stesso come incipit del suo maggiore successo letterario (Scaramouche, 1921): «He was born with a gift of laughter and a sense that the world was mad».

L'Adelboden Museum, inaugurato nel 1983 vicino alla chiesa, racconta la storia della valle e del comune esponendo fotografie, oggetti d'epoca, minerali e attrezzi sportivi.

La chiesa evangelica possiede alcune vetrate d'inizio Novecento dipinte dal pittore svizzero Augusto Giacometti.

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